Cosa sono le prove di lavoro?
Sono prove nate per valutare le attitudini naturali dei cani e il loro addestramento. Sono quindi differenti a seconda dell’attività richiesta al cane: caccia, conduzione del gregge, difesa, riporto, traino delle slitte, corsa dietro una lepre. Queste prove sono in genere riservate a poche razze selezionate per quel tipo di lavoro. Negli ultimi vent’anni sono nate due discipline aperte a tutti i cani: l’Agility e l’Obedience. Permettono di svolgere attività fisica, mentale fondamentali per il benessere del cane, e di migliorare il rapporto tra uomo e cane.
Perché l’Agility e l’Obedience sono aperte a cani di tutte le razze?
L’Agility e l’Obedience si basano soprattutto sul rapporto tra uomo e cane, sull’addestramento e l’affiatamento. Sono adatte a cani di tutte le razze, anche meticci e cani-fantasia. Anche in queste discipline però alcune razze si sono dimostrate più competitive, grazie alle caratteristiche di velocità, addestrabilità, motivazione al lavoro selezionate nel compito originale della razza. E’ comunque possibile imparare e divertirsi con cani di tutte le razze.
Cosa sono le attitudini naturali di un cane?
La capacità di un cane di svolgere un compito è il risultato dell’addestramento; è soprattutto l’espressione delle sue attitudini genetiche. Nelle diverse razze da lavoro alcuni comportamenti sono più sviluppati, altri meno. Tutti i cani sanno seguire una traccia, i Segugi però sono i più abili. Queste razze sono dette “cani da lavoro”, perché dimostrano una attitudine naturale in un certo compito.
Cos’è un cane da lavoro?
E’ una razza adattata a svolgere un particolare compito. In una razza da lavoro si riconoscono tre caratteristiche:
Conformazione fisica. E’ la struttura fisica e fisiologica risultata dall’adattamento a un certo compito. Un cane da slitta è diverso da un cane da guardia del gregge; il Terranova nato per lavorare in acque gelide ha una struttura diversa da un levriero nato per inseguire a vista le prede. Un cane che svolge una certa attività tende dunque ad avere una certa struttura.
Conformazione mentale. I cani da lavoro non svolgono un certo compito perché qualcuno glielo ha insegnato. Il loro comportamento non deriva da impulsi esterni (addestramento), ma da impulsi interni. Proprio per questo, non hanno bisogno di essere rinforzati, perché il loro premio è poter esibire quel comportamento naturale. Un cane da slitta non corre per un bocconcino o una pallina: corre perché gli piace correre. Un levriero insegue lo zimbello perché prova piacere in questa attività. Un cane da acqua o un Retriever è a proprio agio in acqua. Un cane da conduzione non vuole smettere di radunare le pecore. Anche la conformazione mentale è il prodotto dell’adattamento a un compito.
Ambiente. Un cane con una conformazione fisica e mentale ideale può non diventare un buon cane da lavoro, se non cresce nell’ambiente adatto. Un cane da guardia del gregge che non vive con le pecore nei primi mesi di vita, non sarà mai più un buon guardiano. L’ambiente comprende sia il mondo fisico, sia le relazioni sociali e l’influenza dell’uomo. Attraverso l’addestramento, l’uomo può canalizzare, condizionare, migliorare (e anche inibire e peggiorare) le capacità naturali del cane. In alcune attività il contatto con l’uomo è più importante, in altre meno.
E’ vero che in molte razze esistono linee da lavoro e linee da bellezza?
Sì, in quasi tutte le razze da lavoro negli ultimi decenni la selezione si è divisa in soggetti selezionati per le esposizioni di bellezza e soggetti selezionati per il lavoro. Questa separazione è iniziata con la diffusione delle esposizioni cinofile. In queste prove il cane viene valutato per l’aspetto fisico, confrontato con uno standard. Tutti i cani che non sono conformi allo standard sono penalizzati. Un cane che ha ottime doti nel lavoro può quindi essere penalizzato perché ha gli occhi chiari, una macchia bianca, o la coda portata male. Non solo: nel ring di bellezza vincono i cani più spettacolari. Questa selezione ha quindi accentuato nel tempo certe caratteristiche fisiche. Chi utilizza i cani nel lavoro ha continuato a preferire i soggetti più dotati, anche se di aspetto non ideale. I cani da lavoro hanno un aspetto meno uniforme, perché selezionati soprattutto per l’abilità nel lavoro. Negli ultimi cinquant’anni non sono cambiati, perché non è cambiata la pressione selettiva a cui sono sottoposti. In alcune razze, i cani da show e quelli da lavoro sembrano quasi due razze diverse.
A cosa servono le prove di lavoro?
Avvicinarsi al mondo del lavoro significa imparare a conoscere il cane in una nuova dimensione. Scoprire l’origine delle sue caratteristiche, delle sue attitudini. Scoprire che il cane non è nato semplicemente da un accoppiamento, ma da una profonda dedizione degli appassionati alla razza e all’attività che questa svolge. Se il cane ha perduto il proprio mestiere originario, le prove permettono di mantenere vive le stesse condizioni che hanno determinato il suo sviluppo. Si tratta quindi di un importante strumento di selezione. L’addestramento permette anche di costruire un rapporto molto stretto e profondo con il cane, di conoscerlo, capirlo. Un cane da lavoro che lavora è un cane felice!
Cosa devo fare per scegliere un cane da lavoro?
Quando scegli un cane da lavoro, vuoi che sia adatto a svolgere un certo compito. Se scegli un cane adulto, devi guardarlo lavorare. Un bravo addestratore però può migliorare la prestazione di un cane mediocre. Un cattivo addestratore può rovinare un ottimo cane. In un cucciolo di due mesi non è possibile capire come diventerà. Puoi scartare i cuccioli che non manifestano attitudini naturali, se queste compaiono molto presto. Altrimenti puoi scartare i cuccioli che esibiscono comportamenti non graditi (dipendono dall’attività richiesta al cane), e una conformazione fisica non adatta. L’unica garanzia che hai è osservare i genitori della cucciolata. I cuccioli avranno migliori probabilità di avere le caratteristiche richieste se queste sono presenti nei loro genitori. E’ per questo che chi vuole un cane da lavoro lo compra da chi ha cani che lavorano. Ricorda però che il lavoro del cane dipenderà anche dalla tua capacità di addestrarlo, dal rapporto, il tempo, l’energia e la passione che dedichi al tuo cane.
Ho un cane di una razza da lavoro. Cosa devo fare per partecipare a una prova di lavoro?
Il primo passo è informarti su quali prove sono riservate ai cani di quella razza. Il tuo cane deve avere un pedigree emesso o riconosciuto dall’ENCI. Deve anche avere un libretto di lavoro, che puoi acquistare presso il Gruppo Cinofilo della tua città. Per partecipare a una prova però non basta avere un cane e un libretto! La parte più impegnativa è l’addestramento del cane. Sulla rivista dell’ENCI, “I nostri cani”, sono riportate le date delle prove di lavoro. Puoi così osservare uomini e cani in attività, e ottenere informazioni su come, dove e quando iniziare l’addestramento.
BOX: TUTTE LE PROVE DI LAVORO
Agility: Disciplina sportiva nata alla fine degli anni Ottanta. Il cane deve affrontare una sequenza composta da circa 20 ostacoli seguendo le indicazioni del conduttore. Il percorso è differente in ogni prova. Gli ostacoli sono: salti (siepi, ruota e salto in lungo), tunnel rigido, tunnel morbido, slalom, palizzata, passerella, bascula, tavolo. Il cane è libero, e il conduttore lo guida usando la voce e i movimenti del corpo. Vince il binomio che conclude la prova nel minor tempo senza penalità. Le prove di Agility sono divise in tre categorie a seconda dell’altezza del cane: mini (fino a 35 cm al garrese), intermedia (da 35 cm a 43 cm), standard (superiore a 43 cm al garrese). Le prove sono: Jumping (senza ostacoli di contatto), Open, Brevetti, Livello (simile a al brevetto ma per i cani senza pedigree). I livelli sono due nel Jumping e nell’Open (junior e senior), tre nel Brevetto e nel Livello. Le razze più rappresentate sono: il Border Collie, i Pastori Belga, lo Shetland Sheepdog, il Barbone nano, i Terrier. In molte altre razze si sono distinti soggetti di grandi qualità, e con un incredibile affiatamento con il conduttore.
Campagne: disciplina sportiva francese, che prevede fasi di obbedienza, salti e difesa in un ambiente naturale. Nelle prove di Campagne l’ordine di tutti gli esercizi è estratto a sorte. Il cane può quindi superare due esercizi di obbedienza, uno di difesa, un salto… Le prove di Campagne prevedono: un Brevetto, la prova 350, la prova 500. Non è riconosciuto dall’ENCI. Le razze più rappresentate sono: il Pastore Tedesco, il Malinois.
Difesa: è una fase di alcune discipline sportive, conosciuta anche come “attacchi”. Il cane a comando deve affrontare un “malvivente”, afferrandolo e mantenendo la presa anche in presenza di minaccia e intimidazione. L’addestramento moderno alle prove di difesa sfrutta l’impulso al gioco di predazione selezionato in alcune razze. Il cane impara a contendere per gioco una “preda” di tela imbottita.
Fh: disciplina di fiuto su pista. Per accedere alla prova di Fh il cane deve aver superato il primo brevetto di difesa, SchH o IPO. Il cane deve seguire una traccia di crescente lunghezza e difficoltà, segnalare gli oggetti posti a terra dal tracciatore. Le razze più rappresentate sono: il Pastore Tedesco, i Pastori Belga.
Flyball: dall’inglese fly, volare, e ball, pallina. E’ una disciplina sportiva di squadra. Il cane deve superare 4 ostacoli, recuperare una pallina da tennis da una plancia inclinata e tornare indietro nel minor tempo possibile. Al suo arrivo parte il concorrente successivo. Supera il turno la squadra che termina nel minor tempo. Non è riconosciuto dall’ENCI. La razza più rappresentata è: il Border Collie.
Gare di caccia per Retriever: In queste prove il cane deve dimostrare le attitudini al riporto, il marking (capacità di memorizzare il punto di caduta della preda), la cerca, il controllo del conduttore, l’acquaticità.
Si dividono in:prove alla francese e prove all’inglese. Nelle prime i cani sono seduti a fianco del conduttore con il guinzaglio, e vengono quindi inviati sul riporto. Nelle seconde i cani sono liberi, a fianco del conduttore, la difficoltà è elevata. Sono ammesse solo le razze Retriever: Labrador, Golden, Chesapeake, Curly Coated, Flat Coated, Duck Toller.
IPO, International Prüfung Ordnung: Programma Internazionale di Gara. E’ una disciplina sportiva che prevede tre prove distinte: fiuto su traccia, obbedienza e difesa. Questa prova premia l’equilibrio del cane nelle tre fasi, alle quali viene attribuito lo stesso punteggio massimo, 100 punti. E’ richiesta velocità e precisione nelle fasi di obbedienza e difesa, concentrazione e precisione nella fase di pista. Sono previsti tre livelli di gara: IPO1, IPO2, IPO3. Nei tre livelli aumenta la difficoltà degli esercizi. In Italia sono ammesse tutte le razze. Le più rappresentate sono: il Pastore Tedesco e il Pastore Belga Malinois.
Mondioring: parola composta da mondio, mondiale e ring, programma di difesa di origine belga. Disciplina sportiva che prevede prove di obbedienza, salto e difesa. A differenza della IPO, la prova si svolge in un’unica fase, e gli esercizi di obbedienza, salto e difesa non vengono eseguiti in una sequenza fissa, ma estratti a sorte. Variano anche gli accessori utilizzati, quelli presenti sul campo e la loro disposizione. Sono tre i livelli previsti, di difficoltà crescente. Il primo livello prevede un punteggio massimo di 200 punti (70 obbedienza e salti, 130 per i 3 esercizi di difesa), il secondo di 300 punti, il terzo di 400 punti. In Italia sono ammesse tutte le razze. La razza più rappresentata è: il Pastore Belga Malinois.
Obedience: disciplina sportiva aperta a tutti i cani, anche meticci, che prevede esercizi di obbedienza di difficoltà crescente nelle 4 classi previste (le prime tre basate su un programma nazionale, la quarta internazionale). Viene valutata la precisione, il “contatto” tra cane e conduttore e il piacere dimostrato dal cane nell’esecuzione. Gli esercizi del programma italiano sono derivati dal programma francese. Il primo livello prevede: condotta senza guinzaglio, riporto in piano, salto con ritorno, invio nel quadrato, in piedi durante la marcia, richiamo, terra in assenza del conduttore, posizioni a distanza, discriminazione olfattiva. Non è ancora riconosciuto dall’ENCI. Sono ammesse tutte le razze, anche i meticci.
Pista: è un esercizio in alcune prove sportive. Il cane deve seguire una traccia olfattiva e in alcuni casi segnalare degli oggetti posti a terra dal tracciatore. In alcune prove (Campagne, Mondioring) e nella ricerca utilitaria (su macerie, su neve, in superficie) la ricerca è libera, in altre il cane impara a non alzare il naso da terra e a non scostarsi dalla traccia. Sono ammesse tutte le razze. La razza più rappresentata è: il Pastore Tedesco.
Ring: indica una disciplina sportiva diffusa con programmi simili in Francia, Belgio e Olanda, nella quale il binomio cane/conduttore è impegnato in prove di obbedienza, di salto e di difesa. Il figurante è protetto da un costume imbottito. Questi programmi nazionali non sono riconosciuti dall’ENCI. Sono ammesse solo le razze da utilità. La razza più rappresentata è: il Pastore Belga Malinois.
Sheepdog: dall’inglese sheep, pecora e dog, cane. Indica l’attività dei cani da conduzione delle gregge, che viene praticata anche in competizioni sportive. Le prove di conduzione si dividono in: prove alla francese e prove all’inglese. Le prime sono aperte a tutte le razze da conduzione, e prevedono un percorso obbligato che il gregge deve seguire dietro il pastore/concorrente, che si avvale dell’aiuto del cane per superare gli ostacoli. Nelle prove all’inglese il pastore è fermo al punto di partenza, e guida il cane alla ricerca del gregge, e durante la conduzione a distanza attraverso gli ostacoli previsti. Le razze ammesse alla prova inglese sono il Border Collie e l’Australian Kelpie.