Il gioco nel cane costituisce un’attività fondamentale sia nelle prime fasi di sviluppo che nell’età adulta. Attraverso il gioco il cane non solo svolge un’attività piacevole e automotivante ma al contempo migliora le sue capacità di adattamento ai nuovi ambienti e la socializzazione sia verso altri cani sia verso l’uomo e altri animali.
Il gioco quindi svolge la funzione di apprendimento, divertimento, coesione sociale, adattamento, incentivazione e motivazione, consente la definizione di ruoli e status sociali ed è infine una fondamentale valvola di sfogo.
Il gioco è anche un modo di gestire le esigenze comportamentali degli animali, sia adulti che cuccioli, a partire dal loro bisogno di esercizio fisico e di stimolazione mentale fino ad arrivare a contribuire, attraverso la gestione delle interazioni giocose, al controllo di alcuni aspetti problematici dal punto di vista comportamentale.
Nel cucciolo la propensione al gioco compare già intorno alla terza settimana di vita e man mano che le capacità di coordinazione si sviluppano e si affinano è possibile riconoscere dei tipici comportamenti di sollecitazione al gioco (posizione ad inchino, zampe anteriori piegate, zampe posteriori sollevate e coda in frenetico movimento) che continueranno a manifestarsi anche nel cane adulto.
Il cucciolo giocando con i fratelli apprende fino a che punto può stringere il proprio morso (inibizione del morso) senza che essi reagiscano o piangano richiamando l’attenzione della madre che prontamente fa sospendere il gioco sgridando severamente il piccolo “aggressore”.
Il cucciolo impara cioè che stringere troppo e causare dolore a un altro ha come risultato l’interruzione di una attività piacevole e, quindi, che controllare la pressione delle mandibole significa poter continuare a giocare.
Oltre all’inibizione del morso il cucciolo apprende, stando insieme alla madre e ai fratelli, a gestire il suo autocontrollo e la calma e a non esagerare le proprie reazioni.
Nei cuccioli adottati precocemente, cioè prima del sessantesimo giorno di vita dall’uomo, non è raro riscontrare problemi comportamentali anche gravi che vanno dalle difficoltà di gestione per l’eccessiva esuberanza (iperattività ed ansia da separazione) fino alle manifestazioni aggressive, con morsi che possono causano ferite anche gravi, nei riguardi sia di esseri umani che di altri cani.
Anche per gli adulti il gioco riveste un ruolo rilevante.
Infatti, tramite il gioco, il cane continua a mettere a punto strategie e tecniche che potrebbero rivelarsi utili al momento giusto.
Ma ciò che è più importante, tramite il gioco il cane può avere un contatto fisico privo di conseguenze negative e spiacevoli con i suoi simili.
Visto che durante il gioco il cane si rilassa risulta più facile per noi umani stabilire un rapporto di fiducia e di complicità, tanto che si instaura una coesione sociale che ci consente di far apprendere al cane dei comportamenti utili.
Se per esempio durante il gioco il cane sovreccitandosi comincia a saltarci addosso o afferra i nostri vestiti sarà sufficiente interrompere ogni attività, diventando passivi di fronte a lui per far sospendere al cane questo comportamento indesiderato, la ripresa da parte nostra del gioco rappresenterà il suo premio per essere riuscito a controllarsi.
Nel periodo della socializzazione primaria (Clicca QUI per approfondire il tema della socializzazione primaria del cucciolo.) il gioco fra cani permette la regolazione dei comportamenti agonistici, attraverso l’interazione giocosa, infatti, il cane previene e gestisce i conflitti in maniera pacifica, imparando a comportarsi in maniera “intelligente” di fronte a individui della stessa specie.
Se al contrario non viene data la possibilità al cane di interagire con i suoi simili, né da piccoli né da adulti, lo stesso finisce per perdere la capacità di rispondere in maniera corretta ai segnali pacifici e giocosi ricevuti trasformandosi in aggressivo e talvolta mordace.
Anche il gioco con esseri umani, nel periodo della socializzazione secondaria, (Clicca QUI per approfondire il tema della socializzazione secondaria del cucciolo.) è fondamentale per il cane per imparare ad interpretare correttamente le nostre modalità di avvicinamento amichevole e soprattutto le nostre espressioni del viso e del corpo.
Il gioco ricopre anche un ruolo fondamentale nella formazione delle gerarchie sia fra cani sia nel rapporto con l’uomo.
Colui che dà inizio al gioco e allo stesso tempo decide quando deve finire, dimostra esplicitamente di esercitare un controllo sull’altro.
Per cui è fondamentale nel gioco sociale con l’uomo che sia proprio l’uomo a decidere quando iniziare, ovvero chiami il cane a sè e gli proponga un giocoe sempre l’uomo decida quando smettere, deponendo il gioco, ancor prima che il cane ormai esausto abbandoni la partita.
Attraverso il gioco possiamo dare al nostro cane anche la possibilità di mettere in atto quei comportamenti tipici della specie e più in particolare della razza, che non sempre sono conciliabili con le abitudini e gli stili di vita dei proprietari.
Mi riferisco al bisogno dei cani di inseguire, bloccare, mordere e strappare che può essere canalizzato su specifici oggetti inanimati come le palle o le trecce di corda invece di essere lasciato libero all’istinto del cane.
Non sempre il gioco scelto da noi ha uno svolgimento ludico, a volte il cane può entrare in competizione e quindi ci possiamo trovare a dover affrontare una situazione di emergenza.
In questo caso sarà fondamentale adottare una strategia volta a evitare nella maniera più assoluta il conflitto sia che si tratti di un cucciolo sia che il cane sia un adulto.
I comportamenti da adottare mirano a non rispondere alle provocazioni,togliere attenzione al cane e al giocattolo, attendere qualche istante e lanciare dei bocconcini dietro e di fianco al cane, quindi, una volta che il cane abbandona l’oggetto del contendere, aumentare la gittata del nostro lancio in modo da allontanare sempre più il cane dall’oggetto, in questo modo potremmo prendere il gioco e metterlo via.
Il gioco può essere individuale, quando il cane gioca da solo, rincorre le lucertole, simula la caccia, gioca con oggetti inanimati, o sociale quando gioca con altri cani o con l’uomo in presenza o assenza di oggetti.
Nel gioco individuale con oggetti è importante proporre al cane solo giocattoli a lui destinati, realizzati spesso in gomma infrangibile, non devono essere tossici o ingeribili, al contrario, infatti, i nostri vestiti o scarpe vecchie possono confonderlo portandolo ad addentare in futuro il nostro guardaroba.
Bisogna variare spesso genere d’oggetto, palle, treccia di corda, anello di gomma, osso per cani ecc, e anche tipologia, palla grande e piccola, gialla o verde, dura e morbida ecc, ciò permetterà al cane di aumentare le sue esperienze e quindi di avere un migliore sviluppo cognitivo.
Non bisogna mai lasciare tutti gli oggetti a disposizione del cane, ma al contrario, selezionarne due o tre per volta e variarli ogni settimana per tipologia e per genere, in questo modo il cane non perderà l’interesse e continuerà a divertirsi.
Fra gli oggetti poi andranno scelti due giochi che il cane utilizzerà solo con noi e che non dovranno mai essere lasciati a sua disposizione per garantirci, ogni volta, la novità e allo stesso tempo per dargli un chiaro segnale dell’inizio del gioco.
Sempre nell’ambito dei giochi inanimati si possono dare al cane anche oggetti interattivi, uno alla volta, acquistati o realizzati, che stimolano la sua capacità cognitiva e sono utilissimi per prevenire la noia e la distruttività.
Tutti questi oggetti hanno in comune uno o più buchi per introdurre dei saporiti bocconcini, che il cane dovrà cercare di catturare.
Fra le possibili soluzioni fai da te possiamo proporre al nostro cane delle comuni bottiglie di plastica, in cui una volta levati sia il tappo che la ghiera, introdurremo dei bocconcini di piccole dimensioni quindi provvederemo a fargli dei piccoli fori e a schiacciarla sotto i nostri piedi. Un’altra soluzione è fornita dal cartoncino su cui è arrotolata la carta igienica, preso riempito di bocconcini e schiacciato da entrambe le estremità renderà felice il cane per un po’ di tempo.
Il tubo vuoto di patatine, con una sottiletta schiacciata all’interno è un’altra economica ma funzionale soluzione.
Il gioco sociale, per essere un divertimento ricreativo e costruttivo deve sottostare a poche ma fondamentali regole.
Innanzi tutto, come dicevo prima, sarà il proprietario a decidere quando iniziare e finire il gioco, inoltre dovrà svolgersi in modo divertente per entrambi senza sfociare in una prova di forza o in una inutile competizione.
Fra le possibili soluzioni abbiamo il gioco con la palla, il tira e molla, i giochi di fiuto e i giochi di attivazione mentale.
I giochi con la palla insegnano al cane in maniera naturale sia a riportare gli oggetti che a lasciarli, quindi aumentano la fiducia del cane nei confronti del proprietario in quanto sono una espressione palese di scambio reciproco, il cane riporta la palla ed il proprietario felice di rimando gliela rilancia.
Non tutti i cani afferrano immediatamente il concetto del riporto, ma preferiscono vagare trionfanti con la palla in bocca a pochi metri da noi godendo all’idea che il proprietario li insegua per prendergliela.
Per far si che un cane spontaneamente e felicemente impari a riportare la palla dobbiamo munirci di due palle uguali.
Una volta che il cane avrà preso la palla che gli avremo lanciato lo chiameremo attirando la sua attenzione, quindi gli faremo vedere l’altra palla e simuleremo un lancio dandogli il comando lascia, il cane nella foga di andare a prendere la seconda palla farà cadere la prima.
La ripetizione di questo gioco farà comprendere al nostro cane la regola del riporto.
Una volta che avremmo deciso di sospendere il gioco sostituiremo il lancio della seconda palla con l’offerta di un bocconcino e una volta lasciata anche con lodi e carezze.
Utilizzando nel primo periodo, in modo sistematico, questo trucco vi sorprenderete della velocità con cui il vostro cane imparerà a riportare e lasciare la palla.
Il tira e molla insegna al cane in maniera naturale ad afferrare un oggettoche gli porgerete a simulare una competizione, rigorosamente giocosa, e a lasciarlo a comando.
Questo gioco può essere fatto solo con cani che non dimostrano un eccessivo istinto di attaccamento o possesso delle cose e che abbiano un sano rapporto di fiducia e rispetto con il proprio proprietario.
Per far si che un cane afferri l’oggetto, che dovrà essere morbido per non ferirlo, muovetelo dolcemente vicino a lui di lato, quindi una volta che il cane l’avrà afferrato fate resistenza senza lasciarglielo e tirate l’oggetto verso di voi senza dare strappi che potrebbero danneggiare i denti.
Se il gioco da parte del cane dovesse diventare troppo competitivo sospendete ogni movimento e rimanete passivi trattenendo l’oggetto, quindi quando il cane si sarà calmato provate a muovere nuovamente l’oggetto controllando sempre attentamente le reazioni del cane.
Quando deciderete di fargli lasciare l’oggetto prendete con una mano un boccone e mettetelo sotto il naso del cane dandogli il comando lascia, il cane per afferrare il boccone lascerà l’oggetto e il gioco potrà riprendere.
I giochi di fiuto. Tutti i cani hanno un olfatto molto più sviluppato di quello umano.
Gli esercizi che prevedono l’uso del naso sono particolarmente graditi ai cani, inoltre occupano il loro cervello e stimolano enormemente la concentrazione.
L’energia e la determinazione con cui i cani svolgono i giochi di fiuto fa si che al termine siano molto più calmi e tranquilli.
I giochi di fiuto possono essere fatti sia a casa che fuori basta munirsi di bocconcini e iniziare per gradi con proposte semplici di rapida e sicura risoluzione per il cane.
Banalmente se all’inizio verranno buttati pochi bocconi vicino al cane e gli verrà richiesto di cercarli si procederà con lanciarli più lontano, ma sempre a vista, quindi a nasconderli in luoghi accessibili o sotto contenitori con i buchi tipo scolapasta per poi posizionarli senza che il cane veda dove.
Il vostro cane si appassionerà moltissimo a questo gioco diventando sempre più abile e soddisfatto mano a mano che le difficoltà aumenteranno, e tutto questo darà anche a voi un profondo senso di gratificazione.
I giochi di fiuto possono essere mirati anche alla ricerca di oggetti, che all’inizio dovranno essere noti al cane, o alla ricerca di persone, iniziando dal proprio conduttore.
I giochi di attivazione mentale insegnano al cane che può arrivare alla risoluzione di determinati problemi in modo autonomo e indipendente dal proprietario, accrescendone l’autostima, senza però perdere l’interesse e il desiderio di relazionarsi con questo dato che i giochi vengono sempre proposti e sorvegliati dal conduttore.
Non bisogna pensare, infatti, che fare attivazione mentale possa essere un buon modo per tenere impegnato il nostro cane mentre siamo al lavoro o mentre siamo presi da qualche attività.
Durante lo svolgersi degli esercizi dobbiamo sempre sorvegliare, osservare, studiare e “scoprire” il nostro cane; solo in questo modo questa attività potrà essere davvero utile sia al nostro compagno sia a noi.
L’attivazione mentale fa si che il cane possa migliorare le sue abilità,abituandosi a utilizzare in modo efficace non solo la bocca ma anche il muso e le zampe, inoltre visto che la risoluzione dei giochi non è così semplice ed istintiva, il cane migliora la fiducia in sè stesso e impara a controllare le sue emozioni.
Il cane tramite questi giochi si diverte, si stanca mentalmente e si sente appagato in quanto grazie alle sue intuizioni raggiunge un premio per lui prelibato.
Affina la sua capacità di apprendere in quanto impara a risolvere i problemi in modo sempre più mirato, utilizzando le capacità apprese e riducendo il numero di tentativi nulli.
I giochi per l’attivazione mentale possono essere normali oggetti presenti in tutte le case tipo scatolette dei medicinali vuote, scatoloni di cartone, scatole di biscotti, scatole di pastiglie per la lavatrice, vasi di plastica per piante, scolapasta, giochi per bambini ecc o possono essere acquistati.
Le regole da osservare per poter ottimizzare i benefici derivanti dall’attivazione mentale sono poche ma fondamentali.
Innanzitutto dobbiamo proporre al cane sempre un gioco alla volta partendo da quello più semplice per arrivare progressivamente, mano a mano che le abilità del cane aumentano, a quelli più complessi.
Creare le condizioni ambientali adatte, ovvero scegliere un luogo tranquillo della casa sufficientemente grande per permettere al cane di muoversi liberamente.
Inoltre dovremmo munirci di bocconcini estremamente prelibati, pezzettini di formaggio, di prosciutto, carne cotta, wurstel di pollo ecc, che dovranno essere conservati in un contenitore chiuso in modo da non creare distrazioni.
Quindi dobbiamo essere certi di poter dedicare al cane almeno venti minuti del nostro tempo senza dover rischiare di interrompere l’attività.
Fondamentale è anche scegliere il momento adatto nella giornata che deve essere lontano dai pasti e dalle uscite per poter essere certi che il cane non sia stanco o non debba essere lasciato tranquillo a digerire.
Durante il gioco il nostro atteggiamento dovrà mantenersi calmo e distaccato, ovvero il cane non andrà sollecitato o sgridato, ne richiamato ma al contrario bisognerà lasciargli la possibilità di provare a fare qualsiasi cosa.
Se il cane verrà verso di noi per chiedere aiuto bisognerà ignorarlo, semplicemente girando la testa dall’altra parte e possibilmente imitando uno sbadiglio, che verrà letto dal nostro cane come segnale di calma (link segnali di calma). (Clicca QUI per approfondire il tema dei Segnali di calma).
Nel caso in cui il cane si dimostri disinteressato o tenda a rinunciare al gioco, basterà aumentare il premio in palio aggiungendo ulteriori bocconcini.
Ogni sessione di gioco dovrà finire sempre in positivo per cui se dopo venti minuti il cane non è stato in grado di risolvere il gioco proposto, bisognerà fare un passo indietro e proporgli un esercizio che siamo sicuri che riesca a risolvere.
Da quanto detto sopra si può affermare tranquillamente che il cane a cui viene fornita la possibilità di giocare nel modo corretto, sia da cucciolo che da adulto, è un cane felice, equilibrato, ben socializzato, meglio adattabile e soprattutto meno stressato.
fonte: educazionedelcane.net