Oggi ci occupiamo dei più grandi preconcetti sui cani guida, sfatando alcuni falsi miti sul loro conto al fine di evitare errori quando ci rapportiamo con questi cani speciali e con un compito così essenziale. Un interessante articolo apparso su Dogster ci invita infatti a chiederci quanto ne sappiamo davvero dei cani guida per ciechi. Spesso pensiamo a questi cani come a dei cani speciali e straordinari ed è vero, ma ci sono tante false convinzioni che ci impediscono di instaurare con loro un rapporto normale, quando ne incontriamo uno, e ci portano a commettere diversi passi falsi.
Ecco dieci errori da non commettere con i cani guida per ciechi, imputabili ad altrettanti preconcetti:
1. I cani guida per ciechi lavorano sempre, anche a casa. Tra le mura domestiche, una volta terminato il loro compito di accompagnatori, un cane guida è un cane come un altro ed è libero di giocare, masticare il suo osso e riposarsi. Non bisogna pensare che venga sfruttato di continuo e non possa godersi le gioie della vita da cane. Un cane, inoltre, è sempre felice quando ha un compito ben definito all’interno del branco e può rendersi utile.
2. I cani guida non possono giocare con gli altri cani. Falso. Quando sono impegnati nella loro missione ovviamente non devono distrarsi. Non è raro che ci siano anche altri cani in una casa in cui vive un cane guida per ciechi. I cani guida amano interagire di più con le persone ma non lesinano la compagnia dei cani del vicinato e degli altri cani di casa, come tutti i cani.
3. I cani guida non reagiscono ai richiami dei passanti. Niente di più sbagliato, si tratta pur sempre di un cane e anche se è addestrato per portare a termine il suo compito, è sempre bene evitare di distrarlo, fischiando, facendogli dei gesti o chiamandolo. Si rischia di attirare suo malgrado la sua attenzione, portandolo a commettere errori.
4. I cani guida non commettono errori. Falso, sono esseri cani come tutti gli altri e può capitare che sbaglino.
5. I cani guida sono freddi e asociali. Niente di più falso. Quando non sono al lavoro, i cani guida sono socievoli e giocherelloni come tutti gli altri e amano salutare e fare le feste alle persone.
6. I cani guida sono una sorta di tassisti, basta dirgli dove si vuole andare e il gioco è fatto. Falso. I cani guida hanno bisogno di costanti indicazioni, ricompense e addestramento per sapere dove portare il padrone, da quale porta entrare e così via. Se si frequentano sempre gli stessi posti per loro diventa più facile riconoscere la giusta entrata e guidare.
7. I cani guida sanno esattamente quando attraversare la strada. Sbagliato. I cani non riconoscono i colori del semaforo, è chi conduce che fa loro un segnale quando avverte che è sicuro attraversare, ad esempio quando il non vedente smette di sentire i rumori del traffico e capisce che le auto sono ferme o ancora quando avverte il segnale specifico per i ciechi posto in prossimità delle strisce pedonali.
8. I cani guida sono anche ottimi cani da guardia. Sbagliato. I Labrador Retriever, razza usata prevalentemente per questo delicato compito, sono pacifici e raramente attaccano gli altri per difendere il padrone.
9. I cani guida sono già addestrati a tutto. Falso. I cani guida vivono una sorta di perenne addestramento, devono imparare ogni giorno cose nuove e percorsi differenti. L’addestramento per questi cani non finisce mai.
10. Non bisogna mai coccolare i cani guida per ciechi. Sbagliato. In circostanze particolari, vale a dire quando il cane è a riposo e il proprietario vi ha dato il permesso, potete accarezzarlo.
Fonte: The 10 biggest misconceptions about guide dogs for the blind – Dogster
Foto: Smerikal su Flickr
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